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- Dottoressa Giulia Iervolino
Gonfiore addomiale,
risolverlo con la Dieta "low fodmap "
In Italia, una delle cause più comuni per cui ci si rivolge ai gastroenterologi è la sindrome del colon irritabile. Si valuta che ne soffra circa il 10% della popolazione, in particolare donne, e con un tasso di prevalenza compreso tra i 20 e i 50 anni.
Anche se sulla sua origine non si sa ancora molto, i principali imputati sembrano essere in particolare condizioni di stress e ansia.
Cos’è la sindrome da colon irritabile?
Per sindrome da colon irritabile si intende un’alterazione della motilità intestinale con conseguenti fasi di stitichezza o diarrea associate a gonfiori ed in alcuni casi, a dolori addominali. Uno dei sintomi più comuni è proprio il gonfiore addominale ed infatti molto spesso chi soffre di questa sindrome, associa questa sensazione a cibi ingeriti.
Le cause reali di questa condizione possono però essere molteplici e tra queste un ruolo importate è giocato da ansia e stress.
Come si può intervenire?
Esistono diversi tipi di trattamento a seconda della sintomatologia manifestata. Si può agire con farmaci per prevenire la diarrea, farmaci che possono calmare i dolori addominali ecc.
Ma oltre all’intervento farmacologico vanno adottati una serie di provvedimenti per migliorare la funzionalità intestinale, come bere molta acqua e praticare regolare attività fisica.
È inoltre possibile intervenire anche con un approccio alimentare sano che prevede l’adozione della cosiddetta dieta fodmap.
Cos’è la dieta fodmap?
Il termine fodmap è un acronimo che sta per Fermentable Oligo- Di – and Mono- saccharides And Polyols ovvero mono-di-oligo-saccaridi e polioli fermentabili. Questo approccio dietetico si basa sulla riduzione di alimenti contenenti alcuni tipi di carboidrati che l’intestino fatica a digerire portando ad una produzione di gas in eccesso. Un protocollo può durare circa 4/5 mesi e prevede una fase iniziale di rimozione di cibi ad alto contenuto di fodmap della durata di 6 settimane, e la loro successiva reintroduzione per gradi in modo da capire quali e in che quantità i singoli alimenti siano implicati nei disturbi del paziente.
Quali sono gli alimenti ad alto contenuto di fodmap?
Tra gli alimenti a maggior contenuto di fodmap ritroviamo ad esempio asparagi, cipolle, aglio, cavolfiori, albicocche,anguria, latte vaccino,farro,orzo e segale.
Benefici della dieta fodmap
Diversi studi dimostrano che un approccio di questo tipo porta notevoli miglioramenti nelle persone che sono affette da questa sindrome andando ad agire soprattutto sulla riduzione del gonfiore e della tensione addominale. Tuttavia dopo aver seguito tale protocollo, molto importante risulta essere la terza fase, ovvero quella della personalizzazione della dieta, in cui una volta capiti quali sono gli alimenti che creano problemi, si vanno a reinserire in quantità personalizzate in modo da consentire uno stile di vita normale.
Conclusioni
L’approccio fodmap ad oggi sembra essere una delle migliori tecniche di approccio per la riduzione della sintomatologia da gonfiore addominale, portando benefici anche nel lungo termine. Uno studio eseguito su 120 pazienti affetti da sindrome del colon irritabile ha dimostrato come i pazienti trattati con questo tipo di alimentazione abbiano riscontrato benefici non solo nelle prime 2 fasi della dieta ma anche una volta concluso il trattamento, laddove è stato eseguito un follow-up della durata di circa 6 mesi.
RIFERIMENTI
IRCCS Humanitas research hospital
Short-chain carbohydrates and functional gastrointestinal disorders.
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